lunedì 12 gennaio 2009

Surfisti prendono a pugni gli squali e si salvano

SYDNEY (12 gennaio) - Tre attacchi di squali in due giorni in Australia si sono risolti senza gravi conseguenze grazie al coraggio e alla combattività delle vittime che si sono difese a pugni, mentre in Nuova Zelanda un surfista ha cavalcato le onde assieme a tre orche, dichiarando che il mare era troppo bello per farsi scoraggiare dalla presenza degli aggressivi cetacei.
Un subacqueo è stato azzannato a una gamba da uno squalo toro mentre faceva snorkeling presso Wollongong a sud di Sydney. Steven Fogarty di 23 anni è riuscito a forza di pugni a fargli mollare ed è stato soccorso da un gruppo di gitanti in motoscafo. I paramedici lo hanno trattato per 40 ferite da punta ad un polpaccio e abrasioni al pugno destro, prima di trasferirlo in ospedale, dove gli sono stati messi numerosi punti di sutura.

È stato comunque dimesso subito. Ieri al largo dell'isola di Tasmania, c'è stato un altro match tra un surfista e uno squalo bianco. La 13/enne Hannah Mighall era sulla sua tavola quando è stata addentata ad una gamba e trascinata due volte sott'acqua. Syb Mundy, suo cugino che faceva surf con lei, per salvarla ha cominciato a picchiare con il pugno sulla testa dello squalo bianco di cinque metri che l'aveva agguantata, riuscendo a metterlo in fuga. Quindi è riuscito a issare la ragazza sul surf ed a riportarla a riva. Hannah se l'è cavata con ferite ad una gamba. Sempre ieri un altro surfista, Jono Beard di 31 anni, è stato azzannato da uno squalo toro presso Tweed Heads a nord di Sydney, riportando uno squarcio di 40 cm a una coscia, ma è riuscito a raggiungere la riva remigando sul suo surf.

Nonostante gli squali vengano spesso avvistati presso le spiagge australiane, gli attacchi fatali sono rari, soltanto due lo scorso anno. Nella vicina Nuova Zelanda, sabato scorso il surfista veterano Craig Hunter stava cavalcando le onde al largo dell'isola del nord della Nuova Zelanda, come fa da circa 50 anni, quando si è accorto della presenza di una gigantesca orca e di due cuccioli. «Non ho pensato a rinunciare nemmeno per un attimo - ha detto - le onde erano troppo invitanti».

L'uomo ha aggiunto che del resto non è la prima volta che gli capita una cosa del genere e che è ormai troppo vecchio per preoccuparsi del pericolo. «La mia convinzione è che sono grosse e veloci quanto basta, se mi avessero scambiato per una foca, non sarei qui», ha osservato.


Fonte: IL MATTINO

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