mercoledì 13 gennaio 2010

Devastante terremoto ad Haiti, migliaia di vittime. Si scava tra le macerie alla ricerca dei dispersi

Haiti dopo il terremoto (Foto Twitter)

Port-au-Prince, 13 gen. (Adnkronos/Ign) - Sono migliaia le vittime del devastante sisma di magnitudo 7,3 della scala Richter che ieri intorno alle 23, ora italiana, ha colpito Haiti. L'epicentro è stato localizzato a 15 km a sud-ovest della capitale, Port-au-Prince. Si sono registrate una decina di scosse che hanno raso al suolo la città : decine i palazzi crollati a Port-au-Prince, tra cui il Palazzo presidenziale e la sede dell'Onu.

L'edificio principale del quartier generale delle Nazioni Unite è crollato. Alain Le Roy, responsabile delle missioni Onu di peacekeeping ad Haiti, ha riferito che i morti accertati nella sede sono "meno di cinque". Al momento, ha aggiunto, circa dieci persone "alcune vive, altre morte" sono state estratte dalle macerie. Molti altri sono tuttavia ancora dispersi. In precedenza il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon aveva detto che al momento del sisma nella sede vi erano 100-150 persone. Fra dispersi ci sono il capo missione Onu ad Haiti, il tunisino Hedi Annabi, e il suo vice il brasiliano Luiz Carlos da Costa.

Nel terremoto sono deceduti otto caschi blu dell'Onu di nazionalità cinese, mentre altri 10 peacekeeper di Pechino risultano dispersi, e tre militari giordani che partecipavano alla forza di peacekeeping ad Haiti. Il comando dell'Esercito di Brasilia ha poi comunicato che quattro militari brasiliani della missione di stabilizzazione di Haiti delle Nazioni Unite sono morti ed altri cinque sono rimasti feriti.

Secondo le testimonianze nella città vi sono cadaveri per le strade e si scava con le mani sotto le macerie per salvare le persone rimaste sepolte. Almeno 200 risultano disperse dopo il crollo di un albergo di lusso che si trovava nei pressi del quartiere generale dell'Onu.

Molte chiese di Haiti sono state danneggiate dal sisma. ''Port-au-prince è totalmente devastata. La Cattedrale, l'Arcivescovado, tutte le grandi chiese, tutti i seminari sono ridotti a macerie'', racconta il nunzio apostolico ad Haiti, l'Arcivescovo Bernardito Auza, in una testimonianza diffusa dall'agenzia Fides. Nel terremoto ha perso la vita monsignor Serge Miot, arcivescovo della capitale haitiana . Il suo corpo senza vita - riferisce Misna - è stato ritrovato sotto le macerie dell'arcivescovado.

Purtroppo non mancano atti di sciacallaggio. Sciacalli, ma anche gente affamata, hanno preso d'assalto i supermarket rimasti in piedi dopo il sisma. Non ci sono mezzi, né luce e sono difficilissime le comunicazioni. "Le reti di telefonia mobile non funzionano e le strade sono gravemente danneggiate", sottolinea Medici Senza Frontiere, che si dice "estremamente preoccupata per l'incolumità dei propri pazienti e del proprio staff".

Potrebbe però riaprire nelle prossime ore l'aeroporto di Port-au-Prince, fondamentale per permettere l'arrivo degli aiuti umanitari. "L'aeroporto della capitale - ha riferito il ministero della Difesa del Brasile - è rimasto chiuso tutta la notte e la sua riapertura dipenderà dal risultato di un'ispezione che dovrà essere condotta dalle autorità per verificare lo stato della pista di atterraggio e di quella di decollo".

''La maggior parte di Port-au-Prince è distrutta'', ha dichiarato la first lady dell'isola, Elisabeth Debrosse Delatour, citata dall'ambasciatore haitiano a Washington, Raymond Joseph. "Abbiamo parlato ieri sera con lei - ha riferito il diplomatico -, ci ha detto che lei ed il presidente stavano bene e così anche la maggior parte dei funzionari del governo, perché la maggior parte degli edifici governativi sono crollati dopo che gli impiegati erano andati via".

Intanto è scattata la macchina dei soccorsi. Per l'Italia il ministro degli Esteri Franco Frattini assicura che il nostro Paese ''non lesinerà alcuno sforzo negli aiuti, coordinandosi con gli altri''. E si mobilita anche l'Unione europea. A Bruxelles l'alto rappresentante della politica estera dell'Ue Catherine Ashton ha convocato una riunione d'emergenza dell'esecutivo. Immediata la decisione di stanziare subito 3 mln di euro di aiuti per il Paese caraibico, grazie alla procedura veloce che si attua in questi casi.

Dagli Usa il presidente Barack Obama ha chiesto allo staff della sicurezza nazionale di varare "una campagna di aiuti tempestiva, massiccia e coordinata". Mentre il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha annunciato un primo stanziamento di "10 milioni di dollari" da parte del Centro d'emergenze del Palazzo di Vetro.

Fonte: ADNKRONOS

Nessun commento:

Posta un commento