mercoledì 6 maggio 2009

Cnr: studio sullo stress degli astronauti


Potrebbe essere di aiuto anche per le casalinghe

Sei astronauti isolati dal mondo esterno per più di tre mesi potrebbero fornire una soluzione per combattere lo stress cui, tra l'altro, sono sottoposte le casalinghe, spesso sole in casa per molte ore, e chi svolge lavori in condizioni estreme come i pompieri. Così i ricercatori del pisano Centro Extreme, team multidisciplinare composto da ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna, dell'Università e dell'istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa sintetizzano lo studio Ares, finanziato dalla Regione Toscana, nell'ambito del progetto Mars 500, che fornirà risposte all'avanguardia sugli effetti dello stress sull'asse cuore-cervello-polmoni. «I sei astronauti sottoposti all'esperimento - ha spiegato Angelo Gemignani, del dipartimento di scienze fisiologiche dell'Università di Pisa - sono ovviamente già abituati a certi tipi di stress, ma il nostro studio serve a fornire risposte utili anche sulle patologie che può produrre lo stress nella vita quotidiana, per esempio, di una casalinga abituata a trascorrere molte ore al giorno da sola in casa». Il gruppo di lavoro pisano ha progettato anche un laboratorio estremo, ora trasferito a Mosca, dove utilizzare la strumentazione diagnostica inserita all'interno del simulatore della navicella spaziale Nek che sarà destinata, nel 2020, alla vera spedizione su Marte. Proprio nel simulatore spaziale Nek sono stati chiusi, dal 31 marzo scorso, i sei astronauti, per monitorare, per circa 100 giorni, le loro risposte sia fisiche che emotive.

Fonte: IL SUSSIDIARIO

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